Descrizione
Stampato a Roma per Antonio Baldo nel 1532, il Commentario de le cose de’ Turchi ha un insolito destino: non è il testo di un viaggiatore, eppure la sua fama è quella di un vero e proprio best seller. È l’opera di chi sa costruire sapientemente un percorso conoscitivo nell’incontro tra oralità e scrittura, resoconti di viaggio e cultura umanistica, attraverso informazioni che derivano da interviste dirette in un vero e proprio reportage moderno. Così l’Altro appare come un nemico lucidamente inteso, lontano dai fantasmi dell’immaginazione popolare, restituito alla dimensione dell’ottimo guerriero, del feroce sultano o del protagonista colto.
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