Descrizione
Si segnalano inizialmente l’importanza di inserire i bisogni della vittima nella dinamica rieducativa e il tentativo di realizzare forme di trattamento più consone ai bisogni individuali attraverso l’ordinamento penitenziario (1975) e la successiva modifica (legge “Gozzini”, 1986). Dopo il Decreto Legge del novembre 1990 si pone in evidenza la difficoltà di coniugare prevenzione e trattamento di fronte a una opinione pubblica allarmata per la recrudescenza della criminalità. Nel libro si affrontano quindi questioni riguardanti le possibili forme di interazione in carcere e vengono illustrati i risultati di ricerche condotte lasciando parlare gli operatori penitenziari, vale a dire coloro che quotidianamente, pur tra mille difficoltà, tentano di predisporre opportuni programmi finalizzati al reinserimento sociale di un autore di reato.
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