Descrizione
L’opera affronta il tema relativo ai crimini commessi con tecnologie telematiche, ponendo in evidenza gli aspetti socio-criminologici, tecnici e giuspenalistici. L’impostazione offerta mira a considerare le diverse ipotesi di illecito penale commesse attraverso Internet come fattispecie aventi come minimo comune denominatore l’?ambiente? telematico in cui i comportamenti criminosi vengono posti in essere. Tale fattore determina nuove modalità relazionali e nuove possibilità di aggregazione, dando luogo a comunità èvirtuali? di sicuro interesse sotto il profilo socio-criminologico. L’ambiente virtuale è da apprezzare anche per ci? che concerne la criminologia applicata, in quanto conferisce la possibilità di nuove tecniche investigative con riguardo a quella che è stata definita la scena elettronica del crimine, nonché nuove opportunità di indagine psico-socio-criminologica, come nel caso in cui l’attività di indagine sia svolta in ambiente chat, attraverso la simulazione dell’identità di un bambino da parte del criminologo (c.d. “bambini virtuali”), in grado di far instaurare un diretto rapporto con il pedofilo senza l’intermediazione data dal racconto del minore. L’opera, dopo un’impostazione di carattere generale, affronta due fattispecie criminose perpetrate in ambiente telematico, ritenute particolarmente significative: la pedofilia (e pedopornografia) on-line ed il phishing. Con riguardo ad esse vengono illustrati i particolari aspetti socio-criminologici, tecnologici e giuridici da cui risulta la necessità di una crescente attenzione ai fenomeni criminali on-line, affinché sia predisposta una adeguata opera di prevenzione e di reazione verso comportamenti illeciti nei cui confronti la società rischia di trovarsi impreparata.
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