Descrizione
La tecnologia influenza ormai ogni aspetto della vita quotidiana ed ha aperto la porta a nuovi comportamenti antisociali e criminali la cui dimensione non era stata inizialmente prevista e valutata. La società contemporanea si affida sempre di più a sistemi informatici per il suo funzionamento globale, però occorre sottolineare che l’utilizzo del calcolatore non può essere considerato come un mero problema da risolvere in ambito ingegneristico, assume quindi una dimensione umana in quanto qualsiasi malfunzionamento, imprevedibile, fortuito, colposo o doloso, può mettere a repentaglio gli interessi delle persone e perfino la loro vita. Sulla base di queste premesse, il volume mira ad interpretare il fenomeno della criminalità informatica da tre diversi punti di vista: innanzitutto, si ricostruiscono, sulla base della letteratura in materia, gli aspetti più significativi dell’argomento; successivamente, tramite un questionario, si valuta l’atteggiamento di una serie di studenti dell’Università di Bologna su questioni attinenti a questa nuova e attuale forma di criminalità; infine, attraverso il contenuto della stampa quotidiana, si esaminano le modalità con cui viene affrontato e presentato da alcune testate giornalistiche il tema della devianza informatica. È un tentativo di proseguire il dibattito su comportamenti che possono influenzare sia l’individuo che la società.
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