Descrizione
Guido Gabrietti ha 16 anni quando, nel 1936, decide di scoprire da solo i segreti del mestiere di bilanciaio. La storia che racconta si svolge a Campogalliano (MO) ed è quella di un ragazzo ostinato che, con pochi anni di scuola elementare e forte dell’esperienza maturata nell’officina di un fabbro, riesce nel suo intento. Nella fabbrica di bilance dove comincia a lavorare nel 1935 gli anziani, quelli che sanno fare, proteggono severamente il segreto del mestiere. Ma il ragazzo aggira l’ostacolo. Lo aiutano la sua capacità di osservazione e un po’ di fortuna: un operaio più esperto e colto di lui lo sceglie per amico e gli svela trucchi e segreti della sua arte. Gabrielli descrive in un suo “librino” segreto le formule astruse dettate da costui insieme alle osservazioni tratte dalla sua esperienza diretta. Attorno agli anni ’50, parte del padronato italiano sceglie la strada dei licenziamenti e della discriminazione verso i partiti di sinistra per contrastare i processi di sindacalizzazione in corso. È allora che il “librino” con gli appunti raccolti da Gabrielli al tempo della sua giovinezza diventa uno dei fattori che fanno la fortuna di un piccolo gruppo di operai licenziati che danno vita a un’impresa costruttrice di bilance ancora oggi esistente. Su di loro, su Gabrielli e sul “librino” arrivato sino a noi indaga Manlio Calegari studioso della cultura e delle pratiche artigiane.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.