Descrizione
Emilia…via…la…e’ un’invenzione, una scommessa di frontiera, una porta sempre aperta, un fiume di spinte, uno specchio ingannevole perche’ non e’ la terra dei suoi fianchi che stringi, e nei tempi coltivata maneggiata, trasformata contadina figlia legittima che ti somiglia, ma la madre, segno originario, sovrano, fondovalle di pianura, rappresentazione perpetua, liturgica quotidiana del suo concepimento originario, memoria di se stessa e a se stessa. Memoria e monumento, movimento insieme, potenzialita’ inespressa per il futuro, punto cardinale, vita coinvolgento adesso che la calpestiamo, la rimodelliamo, la liberiamo, la ignoriamo, la detestiamo, la ricordiamo.
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