Descrizione
Nel 1888 Bologna fu teatro di un evento unico nel suo genere in Italia: l’Esposizione Internazionale di Musica. La narrazione multicolore di questa impresa, fra itinerari museali e performance sonore, si snoda attraverso una duplice prospettiva: quella dei ‘produttori’ della manifestazione e quella dei suoi fruitori, ideali e concreti. Una ricostruzione quasi cronachistica delle tensioni e delle passioni di organizzatori ed espositori, a cui si contrappone la risposta del pubblico, filtrata attraverso lo sguardo sagace della stampa. Un resoconto che pur presentandosi, a tutta prima, come saggio di storia del costume musicale, diviene, in ultima analisi, riflessione e tenattivo di esplorare la terra incognita di una disciplina nascente , la musicologia. Con uno sguardo attraverso il tempo e lo spazio, accomunati sotto lo stesso concetto di ‘esotismo’, l’Esposizione Musicale raccoglie ricerche visive e sonore sulle musiche del passato e dui manufatti etnici, mettendo in scena l’idea di museo/concenrto volta a valorizzare la muscia come espressione artistica, calata nella sua dimensione stica. Strumenti, documenti, suoni e oggetti, la ricotruzione del passato della musica e’ assunta come punto fermo imprescindibile, sul quale le nuove classi sociali costruiranno il loro concetto di fruizione dei suoni, rito laico e piacere collettivo. Uno studio scientifico e narrativo in cui si fondono e confondono elementi artistici, musciali, politici ed economici che frugano neio retroscena dell’Esposizione bolognese del 1888. CON UNA PREMESSA DEL PROF. IVANO CAVALLINI
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