Descrizione
Le Upanisad rappresentano il massimo sforzo speculativo della cultura filosofico-religiosa indiana nella sua fase di trapasso da una concezione ancora naturalistica del “principi”, costituita dai Veda e dal Rigveda, a una fase più decisamente umanistica, in senso, appunto, spiritualistico, rappresentata dalle Upanisad. Databili all’incirca fra l’inizio del VII secolo e la fine del V, esse possono considerarsi, almeno in parte (le più recenti), contemporanee al Buddha (la cui data di nascita di colloca all’incirca verso il 560 a.C.), il quale ne condivide, almeno in parte, l’assunto spiritualistico che vede nell’io, e cio? nella “persona” (l’atman) il referente essenziale della real?. Ma, mentre lo spiritualismo upanisadico si risolve in una visione, in ultima analisi, transoggettiva e spersonalizzata della realtà spirituale, rappresentata dal Brahman, merc? la risoluzione totale in questo dell’atman, ovvero del soggetto, la prospettiva del Buddha e del buddhismo (almeno nella versione a cui questo libro principalmente si attiene) rimane solidamente ancorata ai presupposti personalistici di una coscienza (Alaya-vijnana) ben distinta dall’io emirico, in quanto elevata al rango di coscienza trasfenomenica dei fenomeni, e quindi in grado di giudicarli criticamente.
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