Descrizione
In un momento come l’attuale, in cui i problemi della lettura acquistano ampiezza e articolazione secondo molteplici direzioni, il presentare al lettore alcuni momenti contenutistici della lettura, sui quali l’attenzione corrente quasi mai si era soffermata prima d’ora, può costituire una regola che garantisce il senso della ricerca qui compiuta. Tuttavia non solo di novità di contenuti si tratta, bensì di criteri di altro genere che emergono con evidenza in tutto lo scritto. Si tratta di quei criteri riferibili al tentativo di orientare ogni problema secondo la visuale del lettore, del fruitore, dell’utente, più che abbandonarli alla prospettiva di solito mutuata da una sorta di positivismo tuttora in atto, che prevede la considerazione di ogni problema nella sua esteriorità, nella sua oggettualità rigida e unilaterale. Infatti la considerazione dell’oggetto, come fatto a se stante, porta facilmente a far dimenticare il soggetto responsabile dell’atto conoscitivo, consapevolmente impegnato in esso. Per ragioni del genere, ogni problema qui trattato, anche se viene riveduto nella sua prospettiva storica, che mai può essere eliminata da qualsiasi ricerca, acquista peso e valenza nell’attività del soggetto che lo costruisce e nei concetti che egli elabora per giungere a questa costruzione. Il costruttivismo e l’epistemologia genetica, che agiscono in vario modo all’interno di tutta l’esposizione, sono la garanzia del risultato, anzi ne costituiscono la giustificazione critica e l’intenzionalità di fondo.
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