Descrizione
Il regno di Leopoldo I segna l’ascesa della Monarchia austriaca a grande potenza; dopo aver affrontato con successo una difficile guerra su due fronti contro la Francia di Luigi XIV e contro i turchi, nella pace di Carlowitz (1699) l’Imperatore consolida il dominio asburgico particolarmente sui territori danubiano-balcanici, vero e proprio “antemurale” della “cristiana Europa” contro l’Impero ottomano. Tale funzione viene ampiamente sottolineata dagli alti gradi militari che della riconquista dei territori della Corona ungherese, precedentemente in mano ai turchi, furono diretti protagonisti: fra questi una figura come quella del generale e scienziato bolognese Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) assume particolare importanza. Plenipotenziario di parte imperiale per la definizione dei confini stabiliti nella pace suddetta, egli è artefice di un importante progetto di nuova regolamentazione della frontiera sud-orientale in cui la politica, la scienza, le armi risultano alleate di necessità. Anche nella sua veste di scienziato, membro delle più importanti Accademie scientifiche europee e fondatore a Bologna dell’Istituto delle Scienze, Marsili amerà spesso sottolineare lo statuto di scientificità del mestiere delle armi, punto di incontro privilegiato fra analisi teorica e prassi concreta.
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