Descrizione
Il volume affronta la questione di una guerra che è già stata sfiorata negli ultimi mesi del 2012 e che, nonostante le novità del quadro politico israeliano, non è purtroppo affatto svanita come concreta possibilità. Le vicende della Corea del Nord, per quanto apparentemente ridicole ci possano sembrare, ci ricordano che altri tipi di logica nucleare e altri tipi di razionalità strategica si stanno confusamente sviluppando: i rischi d’errore aumentano nell’instabilità. Per scongiurare una guerra Israele-Iran, con o senza la partecipazione diretta di altri attori mondiali, è necessario indagare la situazione geopolitica, al di là delle manipolazioni politiche e mediatiche. Nella prima parte Amir Madani offre una visione dettagliata della grande strategia iraniana attraverso una trama complessa di politica interna, lotte per il potere, paradigmi religiosi, interessi energetici e geoeconomici, influenze culturali, strategie consce ed inconsce. Alessandro Politi riprende il filo strategico su due piani: quello della deterrenza e delle possibili operazioni. Rodolfo Guzzi guarda al complesso nucleare iraniano con gli occhi dello scienziato. L’asciutto catalogo che fa di siti, capacità e produzioni è un incisivo ritratto dell’ambiguità del programma di Tehran.
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