Descrizione
Il presente volume rievoca quasi due secoli di storia della medicina legale, operazione quanto mai dovuta e necessaria soprattutto per un’università quale quella bolognese, che vanta una scienza medico-forense la cui evoluzione si è sempre legata saldamente al mutare di leggi e costumi della città. Il passaggio dall’insegnamento teorico della medicina legale -svolto mediante la lettura e il commento di testi antichi, a quello applicativo-sperimentale iniziato nel primo Ottocento- fu attuato nell’Università di Bologna con metodo scientifico privilegiando le scienze allora nascenti: l’Antropologia, la Criminologia e la Tossicologia. L’insegnamento della medicina legale, insieme a quello della Polieia medica e della Igiene pubblica, è stato obbligatorio nella Facoltà di Medicina e, per qualche tempo, anche in quella di Giurisprudenza. L’istituto di medicina legale fu dotato di laboratori bene attrezzati che consentirono le ricerche sperimentali specie nel campo della Tossicologia, un proprio museo e una biblioteca fornita di pubblicazioni italiane e straniere. Inoltre l’attività di obitorio ebbe risonanza storica durante il periodo della Resistenza (1943-45) quando la città di Bologna divenne territorio avanzato del fronte di guerra.
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