Descrizione
Permangono diverse perplessità quando si voglia applicare il verbo teatralizzare (cioè rendere disponibile al gioco teatrale) allo spazio della città. “È lo spazio scenico, in realtà, ad avere sempre tentato d’essere una metafora dello spazio urbano”. Oppure “La piazza non è una spazialità abitabile dal teatro, ma è essa stessa teatrale”. Oppure “A volte la città sembra un teatro abbandonato; i suoi scenari sembrano accatastarsi in un enorme magazzino”. Oppure “La città è viva; non c’è assolutamente bisogno di far viva la città; anche se questa vivezza risulta superficiale e appaia impossibile organizzarla in un avvenimento estetico”. La cronaca comunque testimonia il recente massiccio impegno delle pubbliche amministrazioni volto a fare viva la città e l’incredibile partecipazione di massa che ha premiato la proposta. I materiali che sono raccolti in questo primo volume provengono dall’interno delle situazioni operative. Si sono ascoltate le voci dei responsabili di enti locali o di istituzioni culturali pubbliche che sono stati particolarmente attivi in questo senso. Per loro tramite si cerca di restringere in qualche modo la molteplicità di sensi di questo fenomeno; di procedere all’identificazione dei suoi aspetti particolari, propri e caratteristici. Non si propone alcuna definizione, comunque, ma il proseguimento di un dibattito. I materiali sono materiali di lavoro; da lavorare.
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