Descrizione
Quando i migranti vengono al Centro, cerchiamo di stabilire un rapporto chiacchierando con loro delle piccole cose quotidiane, di sport, di musica…cerchiamo punti di contatto. Ben presto iniziano a raccontare di s?: un cammino che, solo gradatamente, prende la forma di una storia. Occorre qualcuno che ascolti, interessato, rispettoso, lo sguardo attento. Quando arrivano in Italia spesso sono traumatizzati dal viaggio e dalla separazione; si devono abituare ai diversi modi di vita e valori, ai diversi modi di pensare, ai diversi significati, devono imparare nuove parole. Per qualcuno tutto questo pu? essere faticoso; si pu? smarrire. Cos? è utile ricostruire insieme la loro storia e con essa la loro identità. Fra le tante il libro raccoglie tre storie che mi hanno particolarmente commosso e appassionato. I loro protagonisti sono tutti personaggi minori o piccolissimi, ma con momenti di eroismo: “mezzi eroi o eroi di straforo” li definiva Bacchelli. La prima riguarda un uomo che è dovuto fuggire dal suo paese. Ha chiesto asilo politico. E’ la storia di un uomo questo che si è confrontato con la terribile violenza che, qua e l?, c’? anche in Africa. La seconda racconta di un uomo che, nel suo paese, era quasi un campione di calcio. Un giorno, durante una partita, per un incidente gli va in pezzi non solo una gamba ma l’anima. E’ possibile rimettere insieme entrambe? Cosa pu? fare la sua cultura? E la nostra? La terza storia è quella di una donna che, da ragazzina, ha raggiunto i suoi genitori quando hanno consegiuto in Italia una soddisfacente posizione lavorativa. Ha studiato e, diventata grande, ha trovato un marito: non proprio quello che voleva suo padre. Fra non pochi contrasti. Si raccontano i rapporti fra donna e uomo, le difficoltà a fare i conti con la propria e l’altrui cultura. Queste storie fanno conoscere, attraverso gli occhi di un terapeuta italiano, i problemi di persone di culture altre, le loro motivazioni a venire nel nostro paese. Cambiati, come vuole la legge, date, nome, luoghi, mestieri… Sono intervallate da un racconto, questo s? immaginario. Ma solo in parte. L’Africa come la vede oggi il narratore.
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