Descrizione
Termine di dialogo continuo e sempre aperto, la città è in letteratura, e dall’Ottocento soprattutto, lo spazio nel quale poeti e scrittori si misurano col presente in divenire. Le città della modernità si levano così a protagoniste, fonte di avventura, sorpresa, di nuovo esotismo. Anche Pietroburgo, città moderna per eccellenza, nata proprio da un atto di rottura con la tradizione, mitica capitale delle notti bianche, della nebbia e dell’acqua, città “lunatica”, non cessa di esercitare un ambiguo fascino sugli umori e il carattere dei suoi abitanti. E nelle pagine, in gran parte inedite in Italia, in versi e in prosa che nel corso del tempo su di essa si sono sedimentate (Tredjakovsij, Batjuskov, Puskin, Gogol’, Dostoevskij, Blok, Pil’njak ecc.) si rivela come città “doppia”, ambigua, fantastica e reale, miraggio e minaccia, suscitatrice di sogni e di “orride visioni”.
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