Descrizione
…Realtà di donne variabili in relazione agli strati differenti di quel mondo contadino, collegate alle istituzioni, al sistema familiare, all’economia di una società ormai estinta, di cui pure si ritrovano in queste pagine le trame e il pulsare. Il libro è il racconto emiliano – e in una lingua dalla forte patina emiliana bolognese – di una storia italiana più generale. Fatta di tanti momenti, scoperte, violenze, illusioni e sogni di tante bambine, ragazze, donne e nonne, che narrano e svelano di sé in questo romanzo e documentano quanto sui libri di norma non si trova (e chi ha mai scritto di donne contadine?). Lo stile del racconto ricorda molto una sfilza lucente e solida di anelle o le classiche ciliegie, che si gustano tutte d’un fiato dalla prima all’ultima (“da farne un nozzo strangozzo”), con dentro molti toni e parole dialettali.
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