Descrizione
L’approccio analitico prescelto si basa sulla constatazione che, nell’agricoltura attuale, tendono a predominare i problemi della “efficienza tecnico-produttiva” rispetto a quelli della “efficienza allocativa”. Di qui la necessità di superare la visione teorica marginalista della produzione, per muoversi verso il modello a “fondi e flussi”. L’esistenza di una organica “sottoremunerazione” dei fattori produttivi interni al settore agricolo, falsifica la teoria della distribuzione del reddito basata sul valore della produttività marginale. Viene perciò proposto un diverso modello che si richiama alla concezione del sovrappiù, idoneo a spiegare il persistere dell’impiego dei fattori anche di fronte a retribuzioni inferiori ai prezzi di mercato. La teoria del sovrappiù, ed in particolare quella ricardiana, è in grado inoltre di definire il ruolo e le funzioni svolte dal settore primario nel sistema economico. Si tratta di un aspetto trascurato dalla letteratura corrente; nelle problematiche degli eventi agricoli nazionali e internazionali recenti, può invece risultare utile a formulare una più corretta politica agraria.
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