Descrizione
Con “A cavallo del bue rosso” non solo ci viene restituito il mosaico antico delle colture e delle opere, le case contadine ci appaiono piene di gente indaffarata per i lavori e le necessità, possiamo vedere le speciali fattezze dell’ambiente e la successione rituale dei momenti del grande ciclo dell’esistenza, ma riemergono anche gli attributi della mentalità, ciò che la gente diceva e pensava su quanto faceva, le forme della religiosità e di una particolarissima rielaborazione del rapporto con il trascendente. Broccoli decifra per noi, in un’epoca come l’attuale che soffre di
continue e sempre più affrettate approssimazioni, i mille particolari degli arnesi e dei momenti del lavoro, le meticolose premure riservate alla terra, alle piante e agli animali, l’esercizio della solidarietà e del cinismo, i racconti preferiti nelle veglie, i dettagli della fame e le dinamiche dei furti per sopravvivere, fino a brani corposi nell’immaginario. (Dalla Presentazione di Fabio Foresti)
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