Descrizione
Sempre più variegati, ricchi e articolati sono gli ambienti in cui si apprendono e insegnano le lingue straniere. Le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento influiscono direttamente sulle modalità di erogazione dei contenuti, sulle possibilità di interazione fra i partecipanti e sul modello di lingua e cultura proposto. Le ricerche e i progetti illustrati dagli autori nel Volume ci guidano verso l’osservazione di nuove pratiche di ricerca-azione e di ricerca applicata sempre più diffuse in questo settore della glottodidattica, seguendo tre assi principali: approcci e metodologie, reti sociali e processi inclusivi, esperienze e casi di studio. Un ambiente di apprendimento in cui risorse tecnopedagogiche e risorse umane interagiscono nel quadro di una modellazione didattica regolatrice può diventare terreno fertile per ampliare ed arricchire la libertà di espressione e di azione degli attori coinvolti (insegnanti, tutor, progettisti, studenti), guidandoci al contempo verso l’apertura a nuovi quesiti su vecchie questioni, quali sono l’autonomia, la centralità dell’apprendente e l’innovazione pedagogica. Sul filo di queste riflessioni rileggiamo il significato di alcuni ‘termini-concetto’ ricorrenti nella letteratura specialistica europea, come per esempio ‘dispositivo formativo’ e ‘innovazione’ didattica. Da questa prospettiva, l’innovazione non si configura tanto come una rottura radicale con il passato, bensí come il riconoscimento di un cambiamento che avviene in modo graduale e progressivo.
CON SCRITTI DI: Annamaria Cacchione, Cristiana Cervini, Daria C. Coppola, Emanuela Cotroneo, Emanuele Di Castri, Antonella Elia, Enrico Angelo Emili, Luca Ferrari, Giuliana Fiorentino, Alessandra Giglio, Yannick Hamon, Monica Masperi, Stefania Mazza, Jennifer Monroe, Silvia Moschettoni, Marta Nicotra, Vanio Preti, Jean-Jacques Quintin, Edit Rózsavölgyi, Anabel C. Valdiviezo V., Roberto Visentin, Greta Zanoni.
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