Descrizione
Marion Minler (1900-1998), psicoanalista e pittrice, è stata fra le personalità più creative, e paradossalmente fra le meno citate, di tutto il Novecento. Con le sue opere (alcune delle quali non ancora tradotte in italiano) e la sua pratica clinica (è stata analista di molti psicoanalisti, fra cui Masud Khan) ha sparso a piene mani semi che sono fioriti intorno a lei e dopo di lei, e che si possono ritrovare nell’opera di Winnicott, di Bion e di molti altri. Questo libro, opera a più mani di suoi appassionati studiosi, si offre come una visione panoramica dell’opera milneriana e, nello stesso tempo, come un approfondimento di alcuni temi (soprattutto quelli riguardanti la creatività) in un momento storico della psicoanalisi in cui l’estrema attualità del suo lavoro è oscurata da un ingiusto processo di dimenticanza.
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