Descrizione
Il caporale Augusto Della Martera è morto a 24 anni nel ferragosto del 1916 in uno dei tanti combattimenti sull’altipiano carsico durante la “grande guerra”. La moglie Anna Massa ha vissuto con “la guerra nel cervello”, conservando le lettere del marito fino alla morte, avvenuta nel 1977 a 84 anni. Questa pubblicazione vuole appunto portare alla luce gli scritti che, fra il 1915 e il 1916, hanno sostituito fra Augusto e Anna quel “colloquio” che gli eventi della “grande storia” avevano reso impossibile direttamente. Il loro recupero è stato innanzitutto una precisa opzione ideologica e morale contro la guerra e le guerre; poi, da un punto di vista storiografico, un tentativo di leggere quegli avvenimenti mettendo in luce “il povero cristo costretto a subire le scelte degli altri, l’uomo fragile di carne e ossa che annaspa disperatamente quando si trova di fronte alle prove estreme”. E Anna e Augusto hanno disperatamente annaspato, lasciando però una delle tante involontarie testimonianze attraverso la quale la “verità della guerra” si manifesta più a pieno permettendoci di capire “che esiste una storia oltre la storia dei libri”. Almeno di quei libri che hanno trasformato una “guerra-macello” in pagine di “mistificante retorica patriottica”. Anche per questo la pubblicazione del materiale epistolare che riguarda Augusto e Anna di San Pietro in Calibano può servire ad evidenziare che nella storia non sempre i conti tornano e che le versioni ufficiali troppo spesso sono costruite sui silenzi e sulle omissioni.
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