Descrizione
Il problema delle strade e dei ponti fu affrontato dalla storiografia tradizionale in un’ottica prevalentemente antiquaria che, basandosi sull’archeologia, sulle fonti documentarie e sugli “itineraria” tendeva quasi esclusivamente alla ricostruzione degli antichi tracciati stradali e soprattutto delle monumentali strade romane, nella presunzione, solo parzialmente valida, che queste avessero costituito l’impianto viario fondamentale anche in età medievale e moderna, sino almeno alla metà del ‘700. Ricerche più recenti – a partire da quelle del danese Johan Plesner – hanno invece messo in rilievo non solo i notevoli contributi che a tale tipo di studi può dare la toponomastica, ma anche la stretta correlazione che ebbero le strade medievali con la rete “tutta nuova” degli ospizi, delle pievi, dei castelli, dei borghifranchi e dei santuari… In questa rinnovata ottica storiografica è allora emersa la fondamentale e originale azione che ebbe, a partire dal XII secolo, sul sistema viario medievale la “politica stradale” tenacemente perseguita dai comuni italiani. Questa raccolta di ben 10 saggi si propone appunto di far luce su questa felice e fondamentale, quanto misconosciuta, opera di intervento compiuta dalle città medievali italiane nei rispettivi territori, mettendola peraltro in relazione con la contemporanea, ma più arretrata realtà europea.
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