Descrizione
Siano essi domestici, selvatici o fantastici, gli animali costituiscono una presenza importante all’interno della letteratura agiografica dell’età medievale. Accanto ai santi, coi loro devoti, ma anche coi loro nemici, compare infatti una folta moltitudine di creature viventi, dalle più umili alle più esotiche e straordinarie. Esse partecipano spesso, direttamente o indirettamente, alle vicende descritte dall’agiografo per delineare la personalità del santo, il suo carisma e la sua natura di essere straordinario da venerare e, soprattutto, da imitare. L’analisi di tali episodi in un ambito geografico e cronologico preciso, quello della Pianura Padana alto e pieno medievale, permette sia di rievocare un mondo nel quale lo stretto rapporto di convivenza tra santi e animali era basato su un sostanziale rispetto della natura e delle sue leggi, sia di ripercorrere i primi decisivi passi di quel progressivo allontanamento dell’uomo dalla natura che tanto è costato, e costa tuttora, all’ambiente in cui viviamo.
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