Descrizione
In questo volume sono raccolti diciotto saggi che, da diverse angolazioni, affrontano una problematica nobilitata dal punto di vista storiografico negli anni Trenta del secolo scorso da Marc Bloch: quella della diffusione in eta’ medievale della macchina piu’ grande e complessa dell’eta’ preindustriale, il mulino, in particolare il mulino ad acqua e quello a vento. E’ nel corso del medioevo infatti che gli uomini, utilizzando conoscenze tecniche gia’ sviluppate e sperimentate precedentemente, alla ricerca di nuove fonti di energia fecero ricorso, in modo diffuso e per utilizzazioni diverse, allo sfruttamento di risorse non biologiche, passando per la prima volta su larga scala dall’uso di convertitori organici a quello dei convertitori inanimati, premessa lontana della rivoluzione industriale. Si tratta di una problematica trasversale, che tocca tra l’altro sia la storia della tecnologia che quella economico-sociale e politico-istituzionale, aspetti tutti affrontati nel volume in una dimensione ampia, quella della civilta’ dell’Occidente medievale.
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