Descrizione
L’Informale è stato il primo movimento artistico del ‘900 ad estendersi su scala mondiale. La sua lunga stagione, che si colloca nei decenni Quaranta e Cinquanta, testimonia una ricerca calata nel gorgo più vorticoso dell’esistenza. Sono gli anni che vanno dalla seconda guerra mondiale alla “guerra fredda” e ai primi lanci spaziali; gli anni in cui si diffondono la televisione, il rock-and-roll; gli anni dell’esistenzialismo, del pragmatismo, mentre la letteratura passa dai “tropici” alla “strada”: in questo contesto di capillari sommovimenti l’avanguardia artistica abbandona la razionalità geometrica delle poetiche astrattiste e cerca nuovi orizzonti creativi nelle estreme possibilità del segno e della materia. Da New York a Roma, da Parigi a Milano, da Barcellona a Bologna si delinea un panorama assai ricco e sfacettato che esprime, con punte di lucida disperazione, un clima di intensa e febbrile operatività, sospesa tra vitalità e suicidio. Il libro analizza per la prima volta nella loro globalità sia il quadro storico-culturale, sia le poetiche informali, sia i percorsi dei singoli protagonisti e comprimari.
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