Descrizione
La televisione è stata descritta come capro espiatorio dei problemi culturali dell’Italia contemporanea: volgare, asservita al commercio o alla politica, nemica della “vera” cultura, capace di impressionare i bambini, o altri soggetti deboli, con la rappresentazione esplicita della violenza, di istigare a comportamenti devianti o di creare dipendenza, come si trattasse di una droga.
In prima fila, in queste critiche, gli altri media, anche per ragioni di concorrenza, considerando che si vedono derubati del loro spazio. Dall’analisi delle critiche rivolte alla televisione emergono significative concordanze con la storia degli eventi politici, sociali e con l’attualità.
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