Descrizione
A oltre sessant’anni dalla folgorante apparizione di Roma città aperta, il neorealismo continua a essere il momento più conosciuto, studiato e amato nella storia del cinema italiano. L’importanza del fenomeno per il cinema e la cultura nazionali è tale da disorientare il lettore che vi si avvicina, per la ricchezza del dibattito e la profondità della storiografia dedicatigli.
Pensato per fornire delle coordinate precise a quanti studiano il cinema italiano del dopoguerra, ma anche a spettatori appassionati, il volume osserva il neorealismo da differenti angolazioni, senza perderne di vista la complessità.
Sono chiamati in causa autori celeberrimi (De Sica, Rossellini e Visconti), insieme a oggetti di passioni cinefile (De Santis, Germi, Lattuada) e figure di considerevole importanza per il fenomeno, ma spesso trascurate (Castellani, Zampa). Alla stessa maniera, film emblematici vengono considerati a fianco di episodi meno apprezzati, nell’intento di valutare pienamente la varietà e molteplicità della produzione cinematografica dell’epoca.
Il cinema neorealista viene descritto nelle relazioni con altre arti, negli aspetti politici ed economici, nel suo rapporto con le trasformazioni dell’identità nazionale, e valutato per il dialogo con i generi cinematografici o per le proprie relazioni intertestuali. L’ampia antologia ripercorre le evoluzioni dell’idea di neorealismo, attraverso contributi esemplari oggi difficilmente accessibili.
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