Descrizione
Il grammelot è un linguaggio teatrale inarticolato fatto di suoni piuttosto che di parole. Si tratta di un’espressione confusa, un gioco linguistico che prende forma imitando le sonorità di una lingua deformandole. Può essere usato in tutti i tipi di spettacolo, ma si presta soprattutto alla parodia e alla caricatura, quindi al genere comico. Dario Fo ha reso celebre il grammelot facendone la lingua per eccellenza di Mistero buffo, la commedia per cui ha ottenuto il premio Nobel della Letteratura. In realtà lo studio dei linguaggi confusi, espressioni vocali a mezza strada tra segno e lingua, ha interessato la storia del pensiero ancor prima di Aristotele, per arrivare fino ai linguisti e agli psichiatri dei nostri giorni. I linguaggi confusi possono essere trasgressioni alle regole della lingua, come nel grammelot e in altre vocalità della musica e della poesia contemporanee, ma possono anche situarsi ai limiti della razionalità, come avviene in alcune glossolalie mistiche o patologiche e nell’espressione prelinguistica infantile.
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