Descrizione
La figura di Corallo si presenta come una delle voci più interessanti e autorevoli nel panorama pedagogico post-gentiliano, segnato – da un lato – dall’emergere dei motivi personalistici e – dall’altro – dalle prime avvisaglie delle scienze dell’educazione. … Gli ammonimenti sui rischi dell’indebolimento della pedagogia nel caso della sua rinunzia ad appoggiarsi a una forte filosofia dell’educazione costituisce un messaggio che merita la massima attenzione… in ordine al ripensamento critico anche dei dibattiti attualmente in corso nella cultura pedagogica contemporanea (Giorgio Chiosso, Università di Torino).
La riedizione dell’opera di Gino Corallo costituisce un recupero e una riproposizione all’attenzione di un vero e proprio classico della pedagogia italiana del secondo Novecento, un’opera che, all’indomani della sua pubblicazione, suscitò – non solamente tra i pedagogisti d’ispirazione cristiana e di matrice spiritualista e personalista – un ampio dibattito, e che ancora oggi presenta non pochi motivi di attualità e di rilevanza ai fini della comprensione dei principali nodi problematici che, ieri come oggi, caratterizzano il discorso pedagogico (Roberto Sani, Università di Macerata).
Quest’opera si raccomanda, in primo luogo, perché è degna di approfondimento la figura e la produzione scientifica di un filosofo dell’educazione di indubbio valore, fra i primi studiosi italiani del Dewey e dell’attivismo pedagogico, la cui posizione originale, in area cattolica, rispetto ai problemi dell’educazione nel secondo dopoguerra, merita senza dubbio di essere riproposta all’attenzione degli studiosi (Franco Frabboni, Università di Bologna).
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