Descrizione
I fatti si dividono in due classi. I fatti di prima classe durano colonne di quotidiani, pagine di settimanali, minuti di telegiornali e magari di spazi d’approfondimento. I fatti di seconda classe stanno in un colonnino di venti, trenta, trentacinque righe, subito prima delle pagine sportive, con pochi particolari, qualche nome o cognome sbagliato, e il frettoloso commento del cronista tagliato in tipografia all’ultimo momento. Davanti ai fatti di prima classe, sempre a colori, ci si sente spettatori. Davanti ai fatti di seconda classe, spesso in un nebbioso bianco e nero… ma ai fatti di seconda classe si sta davvero davanti? sono fatti che potrebbero essere capitati al vicino di casa, a un parente, a un amico, a noi […]. E così è successo che qualche anno fa Flavio Nicolini s’? sentito dentro questi fatti, vi s’? trovato direttamente coinvolto, con interessata curiosità giorno dopo giorno se n’? fatto testimone privilegiato. Testimone oculare addirittura. Ma, come tutti i testimoni oculari, si è rivelato del tutto inaffidabile. Ha cercato di ritagliare dalla carta i protagonisti di quelle storie, di dargli corpo, braccia, mani, volto, di ricostruire con tutti i particolari le vicende, i sentimenti: e le cronache sono diventate dei racconti. Contrattempo prevedibile e più che perdonabile: in fondo, anche i racconti hanno una loro verità. E quelle persone ignote e ignare hanno pure acquistato una nuova verità: sono diventate dei personaggi. Che Nicolini ha seguito con discreta complicità lungo le loro vicissitudini e di cui ha tentato con pietà di leggere nell’anima.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.