Descrizione
Lo studio delle disuguaglianze, in quanto base per l’analisi della mobilità sociale, in un significato molto generale, è indubbiamente molto complesso perché si presta ad approcci veramente differenziati: non solo in un’ottica storico-sociale (si pensi al problema dell’individuazione, anche comparativamente, di classi o gruppi sociali, nell’ambito di una determinata popolazione, ad una data epoca), quanto in un’ottica demografica (si pensi al diverso peso che assumono le classi di età e le generazioni nei singoli gruppi sociali, in quella stessa popolazione e alla stessa data). E questo appare ancor più controverso qualora tale studio sia collocato “nel tempo”, in un’ottica longitudinale o trasversale (a seconda del livello d’indagine nel quale ci si ponga), soprattutto quando sia condotto con finalità comparative. È, dunque, evidente che ogni indagine sulle disuguaglianze e, quindi, sulla mobilità sociale, deve necessariamente tener conto delle specifiche esigenze d’indagine sia storico-sociali, sia storico-demografiche. Discutere di disuguaglianze e di mobilità sociale non è di poco conto, allorché a queste tipologie si vogliono commisurare fenomeni demografici – quali fecondità, nuzialità mortalità e migrazioni – e soprattutto quando si chiamano a trattarne studiosi appartenenti a settori disciplinari diversi – come sono i soci del SIDES – adusati, anche, a usare vocabolari e termini differenziati. Ma proprio in questo sta la ricchezza dei contributi qui raccolti. Si potrebbe dire, anzi, che questa “disuguaglianza” di approcci di studio conferma ancora una volta il ruolo che la SIDES sta svolgendo nel mondo degli studiosi italiani – appunto il rispetto e l’accentuazione della multidisciplinarità della ricerca, qualunque sia l’argomento che vede raccolti a discuterne i suoi soci. I contributi che qui vengono pubblicati sono quelli presentati da autori italiani al II Congresso Ispano-Luso-Italiano di demografia storica, tenutosi a Savona nel novembre 1992, organizzato congiuntamente dalla Asociacion de Demografia Historica (ADEH) e dalla Società Italiana di Demografia Storica (SIDES). Essi sono pubblicati seguendo l’ordine dei lavori del congresso, cioè la sua ripartizione in sessioni, i cui argomenti qui vengono richiamati (con l’indicazione del rispettivo coordinatore); I. Stratificazione e demografia differenziale nei processi di mobilità sociale (Carlo A. Corsini); IV. Stato e Chiesa nella creazione di forme di stratificazione sociale e professionale (Elena Fasano Guarini); V. Strategie familiari e vincoli giuridici nella trasmissione della proprietà e degli status sociali (Giovanni Levi); VI. Crisi demografiche e mutamenti nella stratificazione sociale e professionale (Franca Assante e Giuliano Pinto). Le relazioni introduttive dei coordinatori, pur di taglio diverso, fanno il punto sulle conoscenze in argomento ma forniscono anche suggerimenti di approfondimento, data la inadeguatezza, peculiare di ogni consesso, a descrivere e a interpretare a fondo la varietà e la complessità delle tematiche discusse.
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