Descrizione
Le ricerche di cui si compone questo testo si propongono di introdurre il lettore alla conoscenza di un settore della grande stagione delle avanguardie storiche fra gli anni ’20 e ’40 del nostro secolo. La scelta del tema non è stata motivata solo da ragioni di carattere specialistico relative a un’area culturale che l’autore di queste pagine sta da tempo analizzando e interpretando, ma anche e soprattutto del fatto che l’ambito delle avanguardie dada e surrealista (considerate in senso ampio ed eterodosso) costituisce una grande riserva di temi, di problemi, di idee con cui la contemporaneità dei nostri giorni fa continuamente i conti sia a livello artistico che, in senso più ampio, a livello culturale, filosofico, politico. Il rifiuto della tradizione, la critica della ragione, la pratica utopica, la follia, il rapporto fra libertà dell’artista e potere politico, le relazioni tra personale e politico, nonché (in autori come Bataille e Artaud) i problemi del negativo, dell’erotismo, della mistica, della morte, della droga, del terrore sono alcuni dei principali temi che si ritrovano nell’area dada-surrealista e che hanno improntato (e improntano) altresì sensibilmente le correnti più trasgressive e radicali della cultura occidentale contemporanea in uno spazio temporale che, dalla meta’ degli anni ’60, giunge fino ai nostri giorni.
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