Descrizione
Questa che presentiamo è una nuova edizione di un’opera da anni esaurita, che venne accolta a suo tempo con notevole favore dal pubblico e dalla critica. L’autore ha ampiamente riveduto il testo originario, eliminandone alcune parti che oggi lo appesantirebbero, aggiornando l’indagine su quanti musicisti, tra quelli considerati, abbiano presentato atteggiamenti e arte rinnovata, sciogliendo alcuni punti di dubbio allora persistenti, modificando peso e posizione di quegli artisti che vennero più precisamente caratterizzandosi col loro operare successivo, portando la propria attenzione anche sul lavoro svolto dall’Associazione per il progresso dei musicisti creativi (A.A.C.M. di Chicago), ai primi passi in quel 1968 cui risale la prima stesura di questo saggio sul free Jazz, iuxta propria principia… Egli ha conservato in questa nuova edizione quasi intatto il peso della componente sociologica dell’analisi, ritenendo che, nel corso del settimo decennio del secolo, per la musica dei neri americani, il tema sociale fosse affatto importante. Il capitolo conclusivo e la prefazione sono le uniche parti interamente nuove, ma, al lettore che ricordi la prima stesura di Canto nero, nuove risulteranno molte analisi e considerazioni integrate nel testo d’origine. Per la consultazione, sono stati inoltre redatti l’indice degli argomenti e quello dei nomi.
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