Descrizione
Trasformarsi in Clown o Mirandolina, costruire un paese che non c’e’, rileggere se stessi nelle fiabe? Giocarsi e mettersi in gioco: e’ questa la scomessa che forse bisogna accettare per uscire dagli schemi abusati e soffocanti. Il libro affronta il tema della dimensione ludica in chiave psicologica, mettendone in luce aspetti teorici e alcune possibilita’ applicative. Frutto di un’esperienza didattica giocata fra docenti e studenti, offre spunti di riflessione sul gioco, inteso come capacita’ peculiare dell’adulto, contrariamente a quanto normalmente si crede. Nel libro si sostiene infatti, che soltanto l’adulto e’ in grado di esprimere compiutamente quell’attivita’ fantastica, simbolica e creativa che caratterizza la dimensione ludica. Le teorie psicologiche sono presentate solo come sfondo dei temi trattati e come collante delle singole esperienze raccontate, dandone una chiave interpretativa senza prevalere sugli aspetti operativi. Si rivolge in particolar modo agli insegnanti, educatori, animatori e infine, genitori che non vogliano rinunciare a giocare nel troppo serioso “mestiere di vivere”.
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