Descrizione
La galleria dei volti spesso sconosciuti che animano queste pagine testimonia le molte facce di un’attività letteraria multiforme, sempre entusiasta e quasi mai banale, che si muove sul filo di una necessità di ricordare ed essere ricordati. Il bandolo della memoria s’avviluppa sovente in mano ai cronisti bolognesi, impegnati nell’impresa corale di dare un volto riconoscibile – pubblico ma anche privato, o addirittura familiare, domestico – a una città. Ancor più erratico e lontano da un ipotetico centro il piccolo mondo che ruota intorno a un irregolare sorprendente come Felice Feliciano, sperimentatore irriverente e solitario, sospeso fra un sogno di antichità luminosa e un presente troppo grigio, anche se travestito di colori micanti.
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