Descrizione
Il testo analizza il doppio aspetto
dell’attività pittorica di Arnold Schoenberg, noto al grande pubblico soprattutto
per la sua attività di musicista e padre della dodecafonia. La grande
consistenza della produzione iconografica dell’artista esclude un impegno
meramente dilettantistico, con oltre trecento opere “…la pittura per Arnold
Schoenberg rappresentà una reale diversificazione della sua attività di
compositore…”, questa la tesi qui sostenuta. Dal 1906 al 1918, nel pieno del
periodo espressionista anche dal punto di vista musicale, egli si dedicò alla
pittura, vuoi per motivi personali, che economici ed artistici. Nella sua vasta
produzione, Schoenberg ha attraversato varie fasi stilistiche e tematiche, delle
quali la critica è solita valorizzare soprattutto la tematica dei Blicke
(Sguardi-Visioni), dipinti di estrema forza espressiva amati molto anche da
Kandinsky.
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