Descrizione
La montagna con le sue rughe sembra tutt’insieme cancellare e trattenere la memoria dell’uomo. Sorpassata, trapassata dalla viabilità autostradale, anche dall’alto di quei ponti essa conserva una specie di dignità aspra, caparbia. Si capisce come l’analisi degli storici e dei ricercatori abbia per tanti anni prediletto il diorama temporale della montagna…Ciò che oggi ancora troviamo, frugando con discrezione, fra quelle pieghe geologiche, nelle forre abbandonate e sotto il liquido verde dei castagni, porta con sé storie di uomini e comunità, narrate con parsimonia e con nitore… Questo libro-atlante può dunque parlare e favoleggiare, conservando però una immediata ed esplicita aderenza alla terra e alla sua fisicità: ai problemi dell’uomo, e alle sue fatiche della sopravvivenza…
(dalla Presentazione di Andrea Emiliani)
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